Maggie e la laundrette Prima di vincere tre Oscar e di calarsi nel ruolo di Abraham Lincoln, Daniel Day-Lewis si aggirava con la cresta bionda da punk e il giubbotto a scacchi in “My Beautiful Laundrette” di Stephen Frears. John non aveva un lavoro, né fisso né saltuario: viveva di sussidi, in una casa fatiscente; lo sfrattavano scaraventandogli il materasso e le suppellettili giù dalla finestra. Pochi isolati più in là, l’immigrato pachistano Omar inaugurava la sua lavanderia a gettone. Felice e soddisfatto della piccola impresa, pronto a seguire le ricette liberiste di Margaret Thatcher e a votarla. Peduzzi Iron lady, sexy lady Mariarosa Mancuso 11 APR 2013